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Riutilizzo delle acque: cosa sono le clorammine e qual è il loro ruolo nei trattamenti avanzati?
  • Rosanna Feola
Rosanna Feola
SEEDotti dall'Ambiente

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Abstract

Il riutilizzo delle acque assume al giorno d’oggi una rilevanza sempre maggiore a causa della crescente domanda e della scarsità di acqua potabile. Sono stati effettuati diversi studi ed implementanti diversi sistemi al fine di ridurre i contaminanti dai reflui. Ai processi tradizionali si aggiungono processi innovativi ed avanzati che permettono di raggiungere risultati sempre più performanti. Il processo che verrà illustrato in questo studio è uno dei trattamenti di ossidazione avanzata UV-basati, anche detti (UV/AOPs), in particolare l’UV/perossido di idrogeno. Sarà valutato l’impatto delle monoclorammine e delle diclorammine durante il processo UV/perossido di idrogeno per la rimozione del diossano. Le monoclorammine e le diclorammine sono dei composti del cloro che vengono aggiunti per prevenire il fouling delle membrane. Le membrane sono utilizzate come pre-trattamento all'UV/perossido di idrogeno in quanto permettono di effettuare microfiltrazione e osmosi inversa, ovvero di separare fisicamente il refluo dalle sostanza di scarto, ed è per questo motivo che sono spesso soggette a fouling ovvero si sporcano e si intasano. Il diossano D-1,4 è un contaminante che si trova nelle acque reflue poiché presente in alcuni prodotti per la cura personale ed utilizzato in alcuni processi industriali. In questo studio si vedrà come l’introduzione delle cloroammine influisca sulla performance del processo di ossidazione avanzata per rimuovere il diossano.